In seguito a un ricorso per l’accesso agli atti, accolto dal TAR Lazio con sentenza n. 19724/2023 del 27 dicembre 2023, Anief ha scoperto che il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno attivato i percorsi di formazione di TFA sostegno senza la previa necessaria rilevazione del fabbisogno degli insegnanti specializzati sul sostegno con riferimento alle diverse Regioni italiane.
Il ricorso al Consiglio di Stato
Proprio per questo motivo, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 3655 del 10 maggio 2021, aveva accolto il ricorso dell’Anief ordinando al MIUR di attivare i corsi di specializzazione sul sostegno sulla base delle effettive esigenze dei vari territori. A titolo esemplificativo, il Consiglio di Stato aveva stigmatizzato che in Piemonte “il fabbisogno di insegnanti da specializzare nel 2018 ammontava a 4.657 posti, ma nell’ultimo ciclo di TFA sono stati autorizzati solo 200 posti. In Emilia-Romagna il fabbisogno di insegnanti da specializzare ammontava a 4.860 posti (oggi sono diventati 6.000), ma nell’ultimo ciclo di TFA ne sono stati autorizzati solo 320”. Anief, dopo questa sentenza del Consiglio di Stato, ha continuato la sua battaglia per incrementare il numero dei posti di TFA denunciando che, nelle regioni del nord, il 75% degli insegnanti assunti a tempo determinato sul sostegno è ancora privo del titolo di specializzazione. Con l’ultima istanza di accesso agli atti, è emerso che il Ministero dell’Istruzione del Merito e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno continuato ad attivare i corsi di TFA sostegno senza tener conto del numero degli insegnanti assunti con contratto a tempo determinato senza il titolo di specializzazione. Questa omissione ha determinato il numero esiguo dei posti per la specializzazione di sostegno complessivamente autorizzati nell’ultimo anno scolastico (poco più di 29 mila) e la loro sperequazione territoriale.
“90.000 posti nei prossimi tre anni”
Anief adesso chiede al Ministro dell’Istruzione e al Ministero dell’Università di porre rimedio a queste gravi omissioni autorizzando non meno di 90.000 posti di TFA sostegno per il prossimo triennio. Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, “è necessario assicurare su tutto il territorio nazionale un numero di specializzazioni adeguato al reale fabbisogno. Anief – annuncia Pacifico – provvederà adesso a diffidare i rettori degli atenei interessati affinché pongano immediato rimedio a questa situazione attivando tutti i posti necessari sin dal prossimo ciclo di TFA Sostegno. Ci aspettiamo che gli uffici scolastici regionali vigilino sul rispetto dei fabbisogni territoriali perché siano garantiti il diritto dei docenti di specializzarsi e, soprattutto, quello degli studenti disabili all’inclusione”.