Si avvicina sempre di più la data di pubblicazione del bando per la procedura concorsuale finalizzata al reclutamento docenti. A distanza di tre anni dall’ultima pubblicazione, avvenuta nell’aprile 2020, in piena pandemia, il MIM è in procinto di pubblicare il nuovo bando che permetterà l’accesso in cattedra a 30.000 nuovi docenti.
La data da cerchiare sul calendario è vicina, e dista poco meno di una settimana. Il prossimo 28 agosto, infatti, dovrebbe essere il giorno giusto per la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale. Questo è quanto trapela dalle fonti del MIM.
Il concorso straordinario 2023 sarà riservato agli insegnanti con 3 anni di servizio o in possesso di 24 CFU. Il Ministero dell’istruzione ha presentato la bozza del bando ai sindacati durante l’informativa sui prossimi concorsi per docenti che saranno banditi.
La procedura concorsuale è per titoli ed esami, solo per la scuola secondaria, sia per posto comune che per il sostegno. Il concorso prevede l’espletamento di una prova scritta e una orale, con modalità semplificate. L’immissione per i vincitori del concorso, che dovrebbe partire a settembre 2024, avverrà con assunzione a tempo determinato, prevedendo lo svolgimento dell’anno di formazione e prova per i docenti. In itinere gli insegnanti già abilitati dovranno conseguire i 30 crediti formativi universitari (CFU) richiesti e gli altri dovranno arrivare ai 60 CFU, che è la soglia imposta per la formazione iniziale degli insegnanti prevista dalla riforma del reclutamento dei docenti.
Il bando di concorso per insegnanti di scuola secondaria è rivolto ai docenti in possesso di uno dei seguenti titoli:
– posti comuni
abilitazione per la specifica classe per la quale si partecipa; oppure titolo di accesso alla classe di concorso + 24 CFU; oppure titolo di accesso + 3 anni di servizio negli ultimi 5 nella scuola statale, di cui 1 nella classe di concorso specifica (per ogni annualità servono almeno 180 giorni oppure servizio continuativo dal 1° febbraio agli scrutini);
– posti ITP
abilitazione specifica; oppure diploma che dà accesso alla classe di concorso del tipo B (questo titolo rimane valido fino al 31 dicembre 2024);
– per il sostegno
specializzazione nel sostegno didattico per lo specifico grado.
Per il concorso straordinario ter saranno espletate le seguenti prove:
- a) prova scritta, da superare con punteggio minimo di 70/100, composta da 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti, così articolata
per i posti comuni – 40 quesiti a risposta multipla su conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, di cui
– 10 quesiti di ambito pedagogico;
– 10 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
– 20 domande di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione;
per i posti di sostegno – 40 quesiti a risposta multipla inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati relativamente ai contenuti e alle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;
sia per i posti comuni che per il sostegno – 10 domande a risposta multipla, di cui 5 sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e 5 sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento;
- b) prova orale, da superare con punteggio minimo di 70/100, della durata massima di 45 minuti, anche con lezione simulata e accertamento della capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2, volta a verificare
– per i posti comuni – conoscenze e competenze sulla disciplina e competenze didattiche generali, capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento all’uso didattico di tecnologie e dispositivi elettronici multimediali;
– per il sostegno – competenza nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’impiego didattico di tecnologie e dispositivi elettronici multimediali.
I titoli di cultura e di servizio possono essere valutati fino ad un massimo di 50 punti. La Commissione giudicatrice ha a disposizione, quindi, fino a 100 punti per ciascuna prova e a 50 punti per i titoli, per un totale di massimo 250 punti.