Si è svolto ieri, 25 gennaio, un incontro al Ministero dell’istruzione e del merito con la presenza del capo dipartimento del personale e del Direttore generale del Ministero dell’università e della ricerca avente per oggetto i nuovi percorsi abilitanti.
L’incontro era stato sollecitato dalla CISL Scuola per fare chiarezza su diversi aspetti riguardanti i percorsi abilitanti che devono essere svolti dai docenti non in possesso dell’abilitazione al momento della loro assunzione da concorso PNRR. In molti casi viene infatti segnalata la mancata offerta, da parte degli Atenei, dei percorsi relativi ad alcune classi di concorso. Al riguardo è stato comunicato che, nell’intento di garantire agli interessati di acquisire il completamento della formazione iniziale ai fini abilitanti prevista dalle norme, le università potranno, attraverso apposita convenzione, realizzare parte del percorso assegnando ad altro ateneo lo svolgimento dei CFU non presenti nei propri percorsi, che potrà avvenire on line.
Il MIM ha fornito al MUR il numero dei docenti interessati, distinti per classe di concorso, che sono circa 13.000. Si stanno mettendo in atto tutte le azioni necessarie per consentire a tutti di abilitarsi e poter essere assunti a T.I dal prossimo anno.
Nell’anno accademico 2024/25 partirà un nuovo ciclo di percorsi abilitanti e saranno attivati oltre 62.000 percorsi; al riguardo, si è chiesto di fornire dati dettagliati per regione e classe di concorso. Il MUR ipotizza comunque di poter ampliare il numero dei percorsi, che potrebbero arrivare a circa 70.000.
Le regole per l’ammissione ai percorsi sono le stesse già in vigore nello scorso anno accademico. Gli atenei attiveranno anche un secondo ciclo di percorsi di trenta CFU, tutti on line, per i docenti cosiddetti “ingabbiati”.
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