Docente di Sostegno scelto dalle famigli: Uil impugna il decreto

La Uil Scuola ha deciso di impugnare il Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025, che prevede la conferma del docente di sostegno per l’anno scolastico 2025-26 in base alla scelta delle famiglie. La decisione è stata presa dal Segretario generale, Giuseppe D’Aprile, che ha sollevato preoccupazioni riguardo agli effetti negativi del provvedimento tanto per il personale scolastico quanto per gli alunni con disabilità.

Un provvedimento lesivo per il personale scolastico

Secondo D’Aprile, il decreto rischia di danneggiare i diritti del personale educativo, in particolare di chi è in possesso della specializzazione per l’insegnamento di sostegno. In base alla nuova normativa, infatti, un docente che occupa un posto di sostegno, anche se non specializzato, potrebbe essere confermato nell’incarico senza rispettare la graduatoria degli insegnanti specializzati. Questo, a detta della UIL, potrebbe comportare “una dequalificazione professionale per chi ha acquisito una preparazione specifica per quel ruolo, riducendo le opportunità per chi merita il posto per diritto di graduatoria”.

Gli effetti sugli alunni con disabilità

Il decreto, secondo il segretario della Uil Scuola, potrebbe avere un impatto particolarmente negativo sugli alunni con disabilità. La conferma di insegnanti non specializzati, infatti, potrebbe mettere in difficoltà gli studenti che già affrontano sfide significative, privandoli di un supporto adeguato. D’Aprile sottolinea che questa misura potrebbe comportare un secondo anno consecutivo con insegnanti non specializzati, riducendo la qualità dell’istruzione offerta agli studenti più vulnerabili.

Un rischio per la neutralità e l’indipendenza del sistema scolastico

Inoltre, il provvedimento potrebbe portare alla creazione di un sistema di favoritismi e clientelismo, dove le scelte scolastiche si basano più su interessi particolari che su principi di imparzialità e trasparenza. “Scegliersi i docenti equivale a trasformare l’istruzione, essenziale per lo Stato, in un servizio che risponde solo ai desiderata delle famiglie”, afferma D’Aprile, rimarcando i rischi per il principio di imparzialità che dovrebbe caratterizzare il sistema scolastico statale.

Un’azione legale in difesa dei diritti costituzionali

In risposta a queste preoccupazioni, la Uil Scuola ha dato mandato al proprio Ufficio Legale di impugnare il decreto. D’Aprile ha concluso dichiarando che il provvedimento presenta elementi di incostituzionalità, in particolare per la violazione dei diritti di graduatoria. La decisione della Uil si inserisce in un contesto più ampio di difesa dei diritti del personale scolastico e degli studenti con disabilità, principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana.

Con questa azione, la Uil Scuola intende tutelare l’integrità del sistema scolastico nazionale, facendo valere i diritti dei lavoratori e degli studenti, nonché la necessità di garantire una formazione qualificata e rispettosa delle regole.

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