Tutta Italia in protesta per la manovra di bilancio. Anche a scuola scattano le manifestazioni.
Inizia oggi, 13 dicembre, e proseguirà fino al prossimo 16 dicembre una settimana relativamente calda sul fronte delle proteste collegate al mondo scuola. Fino a venerdì ci saranno una serie di manifestazioni e scioperi a causa delle proteste contro la legge di bilancio del nuovo governo Meloni. Non è esclusa la scuola, che sciopererà in giornate diverse a seconda delle regioni anche se le lezioni saranno a rischio nella maggior parte delle regioni il 16 dicembre.
Le proteste si terranno in giorni diversi della settimana in regioni diverse. Il 13 dicembre sarà la volta di Umbria e Sicilia, il 14 in Puglia, Trentino, Veneto, Valle d’Aosta. Il 15 toccherà a Piemonte, Marche e Abruzzo.
Il 16 dicembre invece scioperano in Lombardia, Campania, Toscana, Lazio, Friuli, Molise, Sardegna, Emilia Romagna.
“Noi insieme alla Uil abbiamo ritenuto, visto che non siamo stati ascoltati dal governo, di scendere in piazza per chiedere che governo e parlamento cambino la loro politica. Non abbiamo altri strumenti. Anche con il governo Draghi arrivammo allo sciopero con la Uil. Diciamo alle persone che è il momento di scendere in piazza insieme per cambiare” la legge di Bilancio, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Nella Manovra – dice Landini – la riforma Fornero viene peggiorata, Quota 103 è una presa in giro e si fa cassa sulla rivalutazione delle pensioni, non si riduce la precarietà, non si aumentano i salari e sul fisco invece di aprire una vera riforma e la lotta all’evasione si introduce la flat tax; sul versante sociale si riduce la spesa su scuola e sanità”, sottolinea ancora il leader della Cgil.
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