
Continua a far discutere la scelta del Ministero dell’Istruzione e del Merito di riconvocare i candidati del concorso Pnrr2, che hanno svolto la prova scritta il 27 febbraio pomeriggio, per rispondere a un solo quesito, in sostituzione della domanda errata proposta il mese scorso. Le ultime critiche, in particolare, arrivano dalla Cgil che parla di “ennesimo pasticcio di Valditara”.
“È intenzione del MIM annullare il quesito e dare la possibilità ai docenti coinvolti di partecipare, il prossimo 5 maggio, a una prova suppletiva con un quesito sostitutivo. Ma, se i docenti – si legge in una nota della FLC CGIL – decideranno di non parteciparvi, manterranno il punteggio già conseguito senza il conteggio del quesito errato, rischiando quindi di essere “puniti” con la non ammissione all’orale che, da questa procedura, è contingentato a un numero prestabilito di candidati”.
“Ancora una volta l’amministrazione dimostra inadeguatezza e incapacità nel gestire le prove concorsuali, obbligando di fatto tanti docenti a ripetere la prova con un solo quesito, dopo che questi hanno investito tempo, impegno e denaro. Tante – continua la nota- sono state le segnalazioni di quesiti errati da parte dei candidati e della FLC CGIL che li ha rappresentati al Ministero. Davvero erano tutti corretti?”
“La responsabilità di questo disastro è totalmente in capo al Ministero che, così facendo, apre la strada al contenzioso mettendo a rischio anche il regolare avvio del prossimo anno scolastico”.
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